Ncc KO, l’ultima mossa di Salvini è fatale | Categoria a un passo dall’estinzione: festa grande dei tassisti
Le ultime decisioni del ministro dei trasporti hanno suscitato parecchie polemiche. Il settore è in totale rivolta.
Le ultime normative approvate dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, stanno facendo parecchio discutere. In particolare, c’è il settore del Noleggio con Conducente (chiamato anche con la sigla NCC) che in questi giorni è particolarmente in rivolta.
La categoria, che è già provata da anni di sacrifici e di costi elevati, si trova ora sull’orlo dell’estinzione. Questo a causa di una delle ultime decisioni prese dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, guidato proprio dal leader leghista Matteo Salvini.
In particolare, a scatenare le polemiche da parte del settore è l’obbligo di utilizzare un Foglio di servizio Elettronico, una misura che gli operatori definiscono sproporzionata e ingiusta.
La tensione culminerà addirittura in piazza. Il 12 dicembre migliaia di NCC scenderanno in piazza in diverse città italiana. Sono previste manifestazioni tra Roma, Milano, Napoli e Palermo. Ma quali sono le richieste del settore?
Le contestazioni della categoria
L’introduzione del Foglio di Servizio Elettronico è stata formalizzata con una circolare attuativa del 3 dicembre. La norma stabilisce che l’accesso al documento digitale è subordinato all’iscrizione al registro elettronico NCC Rent. Prevede, tra le altre cose, anche un obbligo di venti minuti di attesa tra un servizio e l’altro. Questi vincoli, secondo le associazioni di categoria, rappresentano un duro colpo per il settore.
“Si tratta di un attacco diretto al nostro lavoro“, ha affermato Andrea Romano, leader dell’associazione MuoverSì. “Il ministro Salvini sta puntando a mettere fuori mercato un’intera categoria favorendo di fatto i tassisti e paradossalmente incentivando l’abusivismo”. Sostiene questa tesi anche il general manager di Uber Italia, Lorenzo Pireddu.
I tassisti festeggiano
Le norme rischiano di mettere in ginocchio un comparto che dà lavoro a migliaia di persone tra autisti, impiegati di back office e altre figure professionali. Dopo il successo del recente convegno a Firenze, dove 400 imprenditori si sono riuniti per discutere delle nuove regolamentazioni, le associazioni hanno lanciato un appello all’unità, ribadendo l’urgenza di tutelare un lavoro essenziale per la mobilità e l’economia del Paese.
Mentre il settore NCC manifesta le proprie preoccupazioni, i tassisti osservano con favore le misure del governo. Le nuove norme potrebbe infatti tradursi in una riduzione della propria concorrenza. Il 12 dicembre sarà una data cardine per questa questione, con le proteste del settore NCC previste in diverse piazze di tutta Italia.