Home » Oropa e l’impresa di Pantani: la salita del Giro d’Italia

Oropa e l’impresa di Pantani: la salita del Giro d’Italia

Conosciamo meglio la salita che porta al Santuario di Oropa, dove si concluderà la seconda tappa del Giro d’Italia

Oropa

Immagini dal Santuario di Oropa dove terminerà la seconda tappa del Giro d'Italia 2024

Il Giro d’Italia è sempre più vicino e il pubblico del ciclismo è in attesa del passaggio dei corridori sotto casa. Quest’anno la corsa rosa partirà da Venaria Reale, in Piemonte, e già nella seconda giornata di gara è previsto il primo arrivo in salita. Si tratta dell’ascesa di Oropa, con il suo traguardo all’ombra del Santuario, uno dei luoghi più importanti per i fedeli dell’Italia settentrionale.

Ma questo è un luogo di culto anche per gli appassionati delle due ruote a pedali, perché parliamo di una salita che ha scritto una delle pagine di storia più belle del nostro sport. Nel 1999, infatti, Marco Pantani compì probabilmente la sua impresa più bella: catena saltata ai piedi della salita, il gruppo che lo svernicia e quarantacinque secondi di ritardo accumulati.

Nessun problema, il Pirata sa bene di essere il più forte e ad uno ad uno rimonta tutti, ben quarantanove corridori che gli erano passati davanti. Anche scalatori fortissimi come Ivan Gotti, Gilberto Simoni e Laurent Jalabert devono inchinarsi al fuoriclasse di Cesenatico. Nessuno può togliergli quella maglia rosa, fino a Madonna di Campiglio

Oropa, la salita di Pantani: conosciamola

Ma restiamo alla salita del Santuario della Madonna di Oropa e conosciamo meglio queste strade che verranno affrontate domenica 5 maggio 2024 dal gruppo del Giro d’Italia. La partenza della salita è fissata dal centro di Biella a quota 420 metri sul livello del mare, più precisamente alla rotatoria tra via Germanin e via Cavour.

La fase iniziale non è particolarmente impegnativa, parliamo di un tratto di 1,8 chilometri al 5,9% di pendenza media. Proprio a otto chilometri dal Santuario troveremo il cartello che ricorda l’incidente meccanico di Pantani, ma la pendenza scende anche al 3,9%.

Superato il bivio di Favaro ecco il chilometro e mezzo al 9,5% con punte massime anche del 13% che potrebbero mettere in difficoltà gran parte del gruppo. Un tratto ombreggiato anticipa la sezione più dura della salita, quella che vede la strada salire anche al 10%. Qui si toccano punte anche del 12,9%.

Si sale regolari su pendenze molto arcigne fino ai 1.500 metri dalla conclusione, quando seguirà un tratto più pedalabile. Ai trecento metri ecco lo sprint finale sul porfido al 7,4%. In tutto verranno affrontati 10,6 chilometri al 6,6% e si troveranno davanti al maestoso Santuario.

Tadej Pogacar, favorito numero uno per la vittoria finale del Giro d’Italia, potrebbe già dare un duro colpo agli avversari.