Partita Iva, allarme rosso per chi l’ha chiusa | Vengono a pignorarti per questo cavillo: al via i controlli a tappeto
La notizia per tutti i liberi professionisti è davvero molto seria. Mettiti al riparo prima che sia troppo tardi.
C’è una novità che sta preoccupando parecchio tutti coloro che possedevano una Partita Iva. Se è il tuo caso ti conviene scoprire che cosa sta accadendo e se anche tu sei a rischio di controlli parecchio stringenti da parte dell’Agenzia dell’Entrate, che è molto severa in proposito.
Se hai deciso di chiudere una partita Iva ordinaria, ma avevi ancora dei debiti nei confronti di enti come l’Agenzia delle Entrate, oppure l’Inps, le banche o altri creditori, allora ti conviene metterti in regola il prima possibile.
Di solito si pensa che quando si chiude la partita Iva ci si libera in modo automatico dei propri debiti. Tuttavia, c’è da specificare che non è così. Che si tratti di debiti con l’Agenzia dell’Entrate, le banche, l’Inps o altri creditori privati, la chiusura della partita Iva non comporta in modo automatico la cancellazione dei debiti.
Ovviamente questo è un problema non da poco per tutti coloro che erano liberi professionisti. Si tratta di una situazione per nulla piacevole, come si può ben immaginare, e con cui bisogna fare i conti.
Chiudi la partita Iva, ma i debiti non si cancellano
Anche dopo la cessazione della propria attività, restano dovuti i pagamenti verso l’Agenzia delle Entrate o altri enti. Essa può avviare pignoramenti sui conti, stipendi o immobili con l’obiettivo di recuperare tasse non pagate. L’Inps può richiedere contributi arretrati e, in caso di mancato pagamento, procedere legalmente. Anche una chiusura d’ufficio da parte dell’Agenzia delle Entrate non estingue i debiti pregressi.
Le ditte individuali e i liberi professionisti sono personalmente responsabili per i debiti. Rischiano in questo modo il loro patrimonio, inclusi casa e auto. Diversamente, i soci di società a responsabilità limitata rispondono solo fino al capitale sociale, salvo gravi irregolarità o illeciti.
Come chiudere correttamente la partita Iva
Per poter eseguire la procedura nel modo corretto, è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate il modulo AA9/12 per le persone fisiche o AA7/10 per le società, entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività. Bisogna anche chiudere le posizioni previdenziali con Inps o altre casse. Prima della chiusura, si consiglia di regolarizzare i debiti o avviare una rateizzazione per evitare azioni legali.
In casi di indebitamento grave, è possibile valutare strumenti come la composizione della crisi da sovraindebitamento. Questo permette di negoziare con i creditori un piano di rimborso sostenibile, evitando pignoramenti o ulteriori sanzioni.