Pensione di reversibilità, cresce l’assegno mensile | L’agonia è finita: d’ora in avanti prenderai questa cifra
Ci sono buone notizie per tutti coloro che beneficiano di questo assegno. Da ora in poi aumenta l’importo della pensione di reversibilità.
La questione delle pensioni è senza dubbi tra quelle più importanti al giorno d’oggi. Si tratta infatti di un argomento che tiene banco sia nel mondo della politica che nei discorsi quotidiani.
Da questo punto di vista le buone notizie nel corso degli ultimi anni erano state davvero poche. L’aumento dell’età pensionabile e gli importi sempre più esigui hanno messo in ginocchio milioni di persone preoccupando non poco.
In questi mesi però sembra che stia arrivando una svolta senza precedenti. A partire da gennaio 2025, infatti, la pensione di reversibilità (così come tutte le pensioni previdenziali e assistenziali) subirà un aumento legato alla rivalutazione annuale.
Quest’ultimo consiste in un adeguamento all’inflazione. Si mira in questo modo a mantenere il potere d’acquisto di chi percepisce un assegno. Con un inflazione che quest’anno è stimata attorno all’1%, gli aumenti saranno quindi commisurati ad essa.
Pensione di reversibilità, aumenta l’importo
Anche questo tipo di pensione beneficia della rivalutazione. Questa percentuale di aumento però non si applica interamente per ogni fascia dell’assegno. Esiste infatti un sistema di decurtazione progressiva per le pensione più alte che differenzia le percentuali di aumento in base all’importo.
Per gli importi fino a quattro volte il trattamento minimo l’aumento sarà pari all’1% dell’importo totale, come il tasso di inflazione previsto. Per la fascia di importo che va da quattro a cinque volte questo valore (ovvero 2.394,44 euro), l’aumento sarà dello 0,90%. Infine, per gli importi superiori cinque volte il minimo, la rivalutazione si riduce al 75% del tasso di inflazione.
Soglie di reddito e decurtazione
Per il coniuge superstite che percepisce la pensione di reversibilità e che continua a lavorare, esistono limiti di reddito che possono incidere direttamente sull’importo dell’assegno. Tali soglie, determinate in base al trattamento minimo, subiranno anche esse un lieve adeguamento all’inflazione. Il trattamento minimo prevede aumenti da 598,61 euro a 604,59 euro al mese, per un totale annuo di 7.859,74 euro.
In sintesi, mentre la pensione di reversibilità subirà un leggero aumento a partire dal 2025, tale beneficio sarà maggiormente visibile per chi già percepisce assegni più bassi. Per loro il tasso di rivalutazione si applica infatti al 100%. Per gli importi elevati e per chi possiede un reddito da lavoro, l’impatto positivo della rivalutazione sarà invece contenuto. Questo per via della decurtazione progressiva e delle soglie di reddito.