Pensione, ti spetta l’aumento ma non lo sai | Fai questa richiesta all’INPS: ti pagano anche gli arretrati
Esiste una procedura che ti permette di aumentare la tua pensione: scopri se anche tu ne hai diritto e come richiederla.
Tra le questioni che al giorno d’oggi tengono banco c’è anche quella che riguarda le pensioni. Sappiamo bene che si tratta di un tema oggi fondamentale al centro delle decisioni del nostro governo.
L’età pensionabile che si innalza è uno dei temi più importanti che il nostro esecutivo si trova ad affrontare. Ci sono poi altre questioni. Di recente è stato deciso un innalzamento degli importi delle pensioni, tuttavia più basso rispetto all’inflazione che il nostro paese sta conoscendo.
Per i pensionati non è semplice avere a che fare con il caro vita che sta affliggendo l’Italia da ormai un bel po’ di anni. Per questo motivo molti cercano un modo per innalzare l’assegno percepito ogni mese.
Di possibilità in questo senso ne esistono parecchie. Proprio come quella di cui parliamo oggi, che riguarda milioni di persone nel nostro paese.
Pensioni, ecco come richiedere l’aumento
L’assegno di vedovanza è un importo aggiuntivo che può integrare la pensione di reversibilità per i coniugi superstiti in alcune condizioni specifiche. Offre un supporto economico mensile di circa 52,91 euro. Si tratta di un beneficio riservato ai vedovi o alle vedove con gravi invalidità, ossia coloro che risultano totalmente inabili al lavoro o che percepiscono l’indennità di accompagnamento.
Per accedere a tale assegno, occorre rispettare alcune condizioni ben precise. In particolare, il coniuge deceduto deve essere stato un lavoratore dipendente sia del settore pubblico che di quello privato. Si escludono così i titolari di pensioni derivanti da lavori autonomi. Inoltre, il coniuge superstite deve rispettare precisi limiti di reddito. Con un reddito inferiore a 28.659,42 euro è riconosciuto l’assegno completo. Sopra i 32,148,88 euro, non si ha invece diritto al beneficio.
Come si può presentare la domanda per ottenere l’assegno di vedovanza
La domanda per l’assegno di vedovanza si presenta tramite l’INPS, l’ente che eroga anche la pensione di reversibilità. È possibile presentare la richiesta con l’assistenza gratuita di un Patronato oppure in maniera del tutto autonoma. Lo si può fare utilizzando strumenti digitali come lo Spid, la Cie o la Cns.
Per chi soddisfa i requisiti e non ha mai presentato domanda, è previsto anche il diritto a richiedere gli arretrati fino ad un massimo di cinque anni precedenti la richiesta. Questo assegno rappresenta un’importante integrazione per i vedovi invalidi che permette di migliorare leggermente il sostegno economico mensile in situazioni di difficoltà economiche o di salute particolarmente gravi.