Pensioni in Italia, altro che aumenti: la verità è agghiacciante | Nel 2025 saranno ancora più povere
Ci sono brutte notizie per i milioni di pensionati italiani: la mossa del Governo non è passata inosservata e piovono le critiche.
C’è una questione che ormai da un bel po’ di anni infiamma le discussioni in Italia. Sia quelle di tutti i giorni sia il dibattito politico. Stiamo parlando delle pensioni, un tema che è al centro del programma elettorale della maggior parte dei partiti italiani.
Proprio di pensioni si occupa anche la Legge di Bilancio 2025. Il testo della bozza è stato reso disponibile soltanto qualche giorno fa. E al suo interno è stata letta una notizia che di certo farà poco piacere ai milioni di pensionati italiani.
Da tempo infatti si prometteva un aumento delle pensioni, soprattutto per quegli italiani che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. La Legge di Bilancio 2025 era la speranza per tutti questi pensionati, ma alla fine le cose non sono andate come si sperava.
Infatti, dal testo della bozza che sta circolando, l’aumento delle pensioni promesso alla fine non sarà come si sperava. Che cosa dice la Legge di Bilancio più nello specifico?
Pensioni, l’aumento c’è ma non è tutto oro quello che luccica
Il testo conferma che l’incremento delle pensioni ci sarà, ma sarà minimo. Infatti, sarà di soli 3 euro in più rispetto all’attuale importo attuale. La pensione minima si attesterà dunque a 617 euro mensili. Questo aumenta deriva da un rialzo del 2,2% previsto per il 2025 a cui seguirà un ulteriore 1,3% nel 2026. Considerando l’inflazione, alla fine il potere d’acquisto dei pensionati sarebbe persino ridotto rispetto a prima.
Fino a pochi giorni fa si parla di un possibile aumento di 6 euro, ma le cifre finali si sono rivelati più contenute. Il malcontento è evidente, soprattutto per una promessa che non è stata mantenuta e che si è rivelata anzi un boomerang verso i pensionati italiani. E i sindacati hanno fatto sentire la loro voce.
I sindacati non ci stanno
Il segretario generale di Uil Pensionati, Carmelo Barbagallo, ha commentato duramente la decisione sottolineando come la questione necessiti di interventi ancora più incisivi. Si tratta di un tema centrale all’interno della manovra di bilancio, approvata dal Consiglio dei ministri e ora in fase di analisi in Parlamento, dove sarà soggetta a dibattito e probabili modifiche.
L’aumento simbolico (e irrisorio) delle pensioni minime contrasta con l’obiettivo più volte dichiarato da parte di esponenti del governo di portare le pensioni minime alla soglia di 1.000 euro al mese. I sindacati faranno sentire la loro voce contraria nella speranza di un cambio di rotta.