Home » Per voi solo cenere e carbone | Meloni ha dato ‘ordine’ alla Befana: pronta la tassa del 6 gennaio

Per voi solo cenere e carbone | Meloni ha dato ‘ordine’ alla Befana: pronta la tassa del 6 gennaio

Arriva la tassa del 6 gennaio

La premier Meloni ha dato ordine alla befana - SuiPedali.it (Pixabay Foto)

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dato “l’ordine” alla Befana: arriva la tassa del 6 gennaio

Dopo le festività natalizie e Capodanno sarà il tempo della Befana. Una festa che tutti i bambini italiani aspettano anche con una certa ansia per un motivo in particolare: ricevere la calza. Con dentro cioccolatini ed anche qualche pezzo di carbone.

Anche l’attuale governo è pronto a fare il suo di “regalo” agli italiani. Anche se, in questo caso, non c’è assolutamente da sorridere visto che si tratta di una ulteriore tassa. La stessa che partirà proprio il 6 gennaio.

Questa la decisione presa dalla premier Giorgia Meloni. La discussione è avvenuta pochi giorni fa, precisamente lunedì 9 dicembre, a Palazzo Chigi dove si è riunito il Consiglio dei Ministri.

E’ stato fatto il punto della situazione dove sono emersi importanti dettagli ed aggiornamenti. A presenziare anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.

Arriva la tassa del 6 gennaio, tutto merito della Meloni: di cosa si tratta

Per il ceto medio il taglio Irpef è stato rinviato. Novità, invece, arrivano da parte di chi guadagna più di 28mila euro se potrà contare o meno sullo sconto per le tasse. E’ tutto pronto per la Legge di Bilancio 2025 grazie alla Commissione Bilancio alla Camera che ha dato il definitivo “via libera” per quanto riguarda gli emendamenti. Durante la riunione si è parlato anche se è il caso di fare conti sui fondo del concordato preventivo biennale per il taglio Irpef per il ceto medio. Un concordato che, però, non copre i costi che la riduzione dell’aliquota comporta. Ed è per questo motivo che il taglio Irpef al ceto medio si farà.

Solo in un caso: ovvero quando i conti pubblici saranno consolidati. La modifica, infatti, non è stata inserita nel testo della Manovra. Il governo ha sempre ribadito di voler dire la sua sull’Irpef del ceto medio. Soprattutto sull’aliquota al 35% per chi guadagna da 28mila a 50mila euro. Utilizzando, ovviamente, il tesoretto del Fisco delle partite Iva. Un concordato che garantirà un incasso di almeno 1,3 miliardi di euro- Soldi che, però, non saranno sufficienti per coprire l’intervento sull’Irpef. Insomma, ci saranno meno tasse per chi guadagna più di 28mila euro, ma non ora.

Tutti gli ultimi aggiornamenti
Taglio Irpef, tutto quello che serve sapere – SuiPedali.it (Pixabay Foto)

Tassa della “Befana”, di cosa si tratta? Tutto quello che serve sapere

La cosa certa è che il Governo vuole intervenire sull’aliquota al 35%. Lo ha ribadito lo stesso Leo. Un intervento che riguarda la riduzione del peso dell’Irpef. Nelle ultime settimane si è parlato anche di una riduzione del secondo scaglione di reddito (quelli che guadagnano tra i 28.000 e 50.000 euro). In questo caso per queste tipologie di reddito è prevista un’aliquota al 35%.

L’idea è quella di abbassare di due punti percentuali: dal 35 al 33%. Il tutto dipende dal gettito del concordato. Non solo: si era parlato anche di un intervento nell’ampliare il secondo scaglione di reddito (da 28.000 a 50.000 euro) fino ai 60.000 euro. Per far pagare le tasse del 43% solo chi guadagna oltre 60.000 euro. La cosa certa è che il taglio dell’Irepf è solo rimandato. Ogni intervento partirà dal 1° gennaio 2026.