“Processo? Tutto già deciso”: doccia gelata per Sinner | L’ex campione ha vuotato il sacco
Non accennano a placarsi le polemiche attorno al tennista altoatesino, che si deve difendere da nuove accuse.
Continuano i problemi per Jannik Sinner dopo lo scandalo doping di cui è stato protagonista soltanto qualche settimana fa. Nonostante fosse stato inizialmente scagionato da tutte le accuse che gli erano state rivolte, alla fine la Wada (ovvero l’agenzia mondiale antidoping) non ha accolto il ricorso e ha deciso di continuare le sue azioni legali contro l’altoatesino. Al centro della vicenda l’assunzione della sostanza stupefacente Clostebol, che Sinner (secondo la difesa) avrebbe assunto in maniera del tutto involontaria.
Se inizialmente le accuse sembravano essere cadute, Sinner si era però dovuto difendere dagli attacchi di molti suoi colleghi tennisti, tra cui anche diversi amici. L’attuale numero uno nel ranking Atp è stato accusato di un trattamento di favore da parte delle autorità del tennis. A puntare il dito anche l’amico Carlos Alcaraz, sfidato qualche giorno fa sul campo da tennis in occasione dei China Open.
E ora, contro Sinner, si è espresso anche un altro grande esponente del tennis. Stiamo parlando di Guillermo Coria, ex numero 3 al mondo e attuale capitano della squadra argentina di Coppa Davis.
Guillermo Coria contro Jannik Sinner
L’argentino si è soffermato sulla disparità di trattamento che ritiene di aver subito rispetto a Jannik Sinner in riferimento ai rispettivi casi di doping. Coria, che sarà il prossimo avversario dell’Italia alle Finals di Coppa Davis, ha ricordato la propria esperienza di sospensione per doping e ha espresso il suo malcontento per il modo in cui le situazioni vengono gestite.
Coria era stato positivo al nandrolone poco prima dei vent’anni, quando era considerato una delle giovani promesse del tennis mondiale. La squalifica, inizialmente di due anni, fu poi ridotta a sette mesi dopo che riuscì a dimostrare che l’assunzione della sostanza dopante era stata del tutto accidentale.
Un caso simile, punizioni diverse
Nelle sue recenti dichiarazioni Guillermo Coria ha paragonato il proprio caso a quello di Jannik Sinner, affermando che l’italiano sarebbe stato in modo diverso. Coria è convinto che la disparità di trattamento sia stata ingiusta e ha sottolineato quanto la sua sospensione immediata e prolungata sia stata traumatica.
Ci sono però delle differenze rilevanti che devono essere sottolineate. Coria venne giudicato dall’Atp, mentre Sinner ha dovuto affrontare le decisione dell’ITIA. Coria assunse volontariamente degli integratori che si rivelarono contaminati, mentre Sinner è stata vittima di una contaminazione del tutto accidentale dovuta ad una pomata utilizzata dal suo fisioterapista.