I SUV sono ormai le auto di riferimento nel mondo a quattro ruote. Lo sa bene Renault che, al Salone di Pechino, ha presentato la sua ultima creazione nell’universo delle vetture a ruote alte. Il modello si chiama Renault Symbioz ed è un crossover grande, ma non troppo, per muoversi in città ed ospitare comodamente 5 persone.
Una vettura, quindi che va a posizionarsi esattamente in mezzo a Captur e Arkana completando così l’offerta della casa francese e che sfrutta un propulsione full hybrid per rimanere ecologica ma coinvolgere anche tutti quegli automobilisti che non sono ancora convinti al 100% della propulsione elettrica.
Renault Symbioz, quindi, rappresenta l’ultimo tassello del mosaico della casa francese per quanto riguarda l’offerta a ruote alte. Un modello che sarà ordinabile nelle concessionarie da giugno 2024 con le prime consegne previste per settembre. Basata sulla piattaforma CMF-B del Gruppo Renault ,la vettura si presenta con frontale e posteriore caratterizzati da spigoli vivi smussati da forme morbide e muscolose. Davanti i fari full LED sono uniti tra loro da una finta griglia scura dall’effetto tridimensionale, con quella “vera” che invece trova spazio più in basso. Mentre il posteriore è massiccio e reso visivamente importante dal grande portellone verticale su cui corrono in orizzontale diverse nervature e i fari stessi.
Entrando all’interno del veicolo, poi, c’è un concentrato di tecnologia decisamente importante con materiali di rivestimento che variano a seconda dell’allestimento scelto. La strumentazione completamente digitale parte dallo schermo da 10,3” e l’infontainment da 10,2” posizionato verticalmente al centro della plancia. Il sistema operativo è basato su Android Automotive 12 intergrando tutta una serie di funzioni sugli smartphone, oltre ad essere compatibile con Apple CarPlay e Android Auto anche in modalità wiereless ed essere connesso alla rete.
Dal punto di vista motoristico, invece, all’arrivo sul mercato l’unica opzione disponibile sarà quella full hybrid. Che si basa su un’architettura ibrida che comprende due motori elettrici (un motore vero e proprio da 36 kW e uno più piccolo che svolge il ruolo di generatore ad alto voltaggio) abbinati a un 1.6 a benzina a quattro cilindri da 94 CV. Il tutto alimentato da una batteria agli ioni di litio da 1,2 kWh di capacità. La potenza complessiva, in questo modo, tocca 145 CV, la trazione è anteriore e a gestire il tutto ci pensa un cambio automatico multimodale che prevede 4 rapporti per il motore a benzina e 2 per l’elettrico che, giocando in sinergia, garantiscono una combinazione di 14 abbinamenti. L’avviamento avviene sempre in modalità elettrica ed è possibile circolare in città fino all’80% del tempo in modalità 100% elettrica.