Sagan non si ferma dopo l’operazione al cuore: sarà al Giro d’Ungheria
Sono passate solo due settimane dall’operazione al cuore, ma Peter Sagan non vuole fermarsi: sarà al via del Giro d’Ungheria
Peter Sagan non ha alcuna intenzione di fermarsi. Ricordiamo che lo slovacco solamente il mese scorso si è dovuto fermare per circa una settimana a causa di un problema cardiaco, avuto durante una gara di Mountain Bike. Il tre volte campione del mondo su strada ha sentito i battiti accelerare improvvisamente, superando la soglia critica, ed è stato costretto a fermarsi.
Sagan si è poi dovuto sottoporre a un’operazione cardiaca, chiamata ablazione, al quale si erano sottoposti già corridori come Elia Viviani e Martina Fidanza, poi tornati tranquillamente alle corse. Quello che lascia sorpresi è la voglia dello slovacco di non fermarsi, anzi di ripartire più forte di prima.
Ecco perché il corridore di Zilina ha annunciato di essersi iscritto al prossimo Giro d’Ungheria, che si terrà dall’8 al 12 maggio prossimo. Il suo obiettivo è chiaramente quello di prepararsi per le Olimpiadi di Parigi, dove correrà la prova di cross country.
Sagan non si ferma, poche settimane fa l’operazione al cuore
La decisione di Sagan di partecipare al Giro di Ungheria dall’8 al 12 maggio arricchisce il già importante programma in avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi. Peter correrà con la maglia della RRK Group-Pierre Baguette-Benzinol. Si tratta di una squadra Continental slovacca nella quale il fratello Juraj è direttore sportivo.
Il Giro di Ungheria potrebbe non essere la sola corsa su strada in avvicinamento ai Giochi. Il tre volte iridato potrebbe presenziare anche al Giro della Slovacchia in programma a fine giugno, a poche settimane dall’evento clou della sua stagione.
Ricordiamo che solo poche settimane fa all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ancona, il cardiologo Roberto Corsetti ha operato Peter Sagan per un’ablazione. Il bollettino medico spiega che l’atleta slovacco sta bene ed è in recupero.
«È stato effettuato uno studio elettrofisiologico endocavitario che ha escluso l’induzione di aritmie sopraventricolari e ventricolari di significato patologico. È stato impiantato un registratore di eventi sottocutaneo che consentirà il monitoraggio dell’atleta nel futuro».
I prossimi obiettivi
Peter Sagan ha anche parlato del resto della stagione. «Una volta iniziata la stagione, potrò valutare il mio livello e sapere come attuare i miei piani. Spero di essere competitivo e, soprattutto, di divertirmi ancora. Ho sempre detto che sono nato in MTB e che volevo “morire” in MTB. In realtà, non ero neanche sicuro di voler diventare un corridore professionista quando ero juniores […] Mi sono divertito molto su strada, ma negli ultimi anni ho smesso di divertirmi. Ho sempre avuto il desiderio di tornare a quello che mi piaceva di più».