Scheldeprijs: si corre la classica più antica delle Fiandre
Si corre domani la Scheldeprijs, classica più antica delle Fiandre con tanti big al via
Se guardiamo indietro abbiamo il Giro delle Fiandre, se guardiamo avanti troviamo invece la Parigi Roubaix. Che settimana di corse stupenda, ma domani non si può perdere l’appuntamento con lo Scheldeprijs, semiclassica belga tutta da vivere.
Parliamo di una corsa antichissima, non a caso la prima edizione si disputò nel lontano 8 luglio del 1907. Fin da subito venne aperta ai professionisti, tanto da avere oggi la nomina di gara più vecchia dell’intera regione delle Fiandre, la culla del ciclismo.
Si ricorda della prima edizione una partenza e un arrivo ad Anversa, con traguardo fissato nel velodromo di Zurenborg, oggi demolito. Si sono susseguite diverse sedi: Merksem, Deurne e molte altre. Dal 1996 si è tornati alla Grand Place di Anversa, mentre l’arrivo è a Schoten. Ma perché questo nome così particolare? Il nome riprende quello del fiume Schelda.
Quanti grandi nomi hanno trionfato allo Scheldeprijs. Rik Van Looy, Eddy Merckx, Freddy Maertens, Mario Cipollini, Rick Zabel, Tom Boonen, Mark Cavendish e Marcel Kittel sono solo alcuni dei plurivincitori della corsa.
Scheldeprijs: il percorso
Il percorso dello Scheldeprijs segue la natura del territorio fiammingo e per questo troviamo un tracciato prettamente pianeggiante, intervallato da tratti in pavé. Essenzialmente ricalca anche quello dello scorso anno, con la partenza a Terneuzen, nei Paesi Bassi per il quarto anno di fila.
L’arrivo è posto, invece, a Schoten, in Belgio al termine di 205,3 chilometri. I primi 145 chilometri saranno in linea, metà dei quali in Olanda, poi si entrerà nel circuito finale da 16,9 chilometri da ripetere per tre volte e mezza. Non ci sono asperità, come sempre, ma vento, strade strette e insidie sono dietro ogni angolo. La volata appare probabile, ma non è sicuro e bisognerà tenere sempre gli occhi molto aperti.
I favoriti
Ovviamente i velocisti sono arrivati in grande gruppo in Belgio per vincere questa importante semiclassica del calendario UCI World Tour. Il nome più importante è senza dubbio quello di Tim Merlier, sprinter della Soudal Quick Step. Non sarà facile però per il padrone di casa perché troveremo al via anche un agguerritissimo Dylan Groenewegen della Jayco AlUla.
Kaden Groves guida un Alpecin Deceuninck priva di Philipsen e Van der Poel, mentre la Bora Hansgrohe si affida a Danny Van Poppel. Gli outsider? Gerben Thijssen della Intermarché Wanty, Soren Waerenskjold della Uno X Pro Cycling e Arvid De Kleijn della Tudor Pro Cycling.
Matteo Trentin, sempre della Tudor, è il capofila degli italiani. Presente anche Luca Mozzato dell’Arkèa B&B Hotels.