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Senti prurito proprio lì? Può essere cancro anale: scoprilo subito con la diagnosi precoce I Chance di sopravvivenza, cosa dicono gli esperti

Prurito - fonte Freepik - suipedali.it

Prurito - fonte Freepik - suipedali.it

Se hai questi sintomi, ti consigliamo di andare subito dal medico. Il tempismo è fondamentale per non avere problemi.

Quando si tratta di malattie gravi come il cancro, il tempismo è essenziale. Una diagnosi precoce può fare la differenza tra la vita e la morte. Per questo motivo, è bene non sottovalutare alcun sintomo, neppure quelli di cui mai potremmo sospettare e che tendiamo a trascurare.

Tra questi, vi è anche il prurito che possiamo sentire nell’area dell’ano. Anche se molti non lo pensano e preferiscono ignorare il problema ricorrendo a soluzioni di diverso tipo, si tratta di un errore che non dovremmo mai farlo. Ne va della nostra salute.

Quello che può sembrare un semplice prurito, in realtà può nascondere dietro di sé il più insidioso dei mali, ovvero il cancro anale. Si tratta di una malattia che inizialmente è asintomatica o che può presentare sintomi comuni a patologie meno gravi, tra cui le emorroidi e le ragadi.

Non sottovalutare il problema, dunque. E ricorda che il prurito di cui parliamo non è l’unico sintomo che può far pensare al cancro anale. Ecco quali sono gli altri segnali a cui dobbiamo stare attenti per non aver alcun problema.

Gli altri sintomi del cancro anale

Oltre al prurito, ci sono altri sintomi che possono farci sospettare di questa malattia. Per esempio, il sanguinamento rettale persistente è uno dei principali campanelli d’allarme che non dovremmo mai sottovalutare. Oppure, bisogna stare attenti se notiamo modifiche nel diametro delle nostre feci.

Attento, poi, alle perdite anomale o ai noduli nella regione perianale. E se noti linfonodi ingrossati nell’area inguinale, allora devi stare attento. Una visita dal medico fatta per tempo può fare la differenza: il tempismo è essenziale quando si parla di salute. La diagnosi comprende l’esplorazione rettale digitale, l’anoscopia e ovviamente la biopsia.

Visita dal medico - fonte Freepik - suipedali.it
Visita dal medico – fonte Freepik – suipedali.it

I principali fattori di rischio del cancro anale

Tra i principali fattori di rischio di questa malattia vi è l’infezione da Papilloma virus umano, che si trasmette principalmente attraverso rapporti sessuali. Il preservativo, in questi casi, può ridurre solo parzialmente il rischio. Tra gli altri fattori di rischio l’età avanzata, la situazione di immunodepressione e il fumo, oltre che le abitudini sessuali.

Ridurre il rischio di cancro anale è possibile. Ci sono infatti alcune strategie ben mirate. Tra queste la vaccinazione contro l’HPV, screening regolari, astensione dal fumo e l’uso di protezione durante i rapporti sessuali.