“Squalifica ingiusta e spropositata”: 10 mesi di stop, l’Italia del tennis è furibonda | Verdetto agghiacciante
Sono ore difficili per il mondo del tennis e l’indignazione è altissima: ecco che cosa sta accadendo in queste ore.
Il mondo del tennis in Italia è sconvolto da quello che sta accadendo in queste ore e le conseguenze di tutto ciò potrebbero causare un’ondata di indignazione veramente alto. Al centro della questione c’è ancora una volta Jannik Sinner. Il tennista altoatesino, che questa estate è arrivato al primo posto del prestigioso ranking Atp, è stato travolto dallo scandalo antidoping soltanto qualche settimana fa.
Nonostante fosse stato inizialmente scagionato da tutte le accuse che gli erano state rivolte, nelle ultime ore è arrivata una notizia che ha sorpreso un po’ tutti quanti. La Wada, ovvero l’Agenzia Mondiale Antidoping, non è infatti intenzionata a fare neanche un passo indietro da questo punto di vista. Ha infatti presentato un ricorso contro una decisione che in precedenza aveva assolto il tennista italiano da qualsiasi violazione delle norme antidoping. Si tratta di un intervento che complica la situazione, perché le conseguenze potrebbero essere drammatiche.
Infatti, qualora il ricorso dovesse essere accolto, Sinner potrebbe essere escluso dai principali tornei di tennis a livello internazionale. Comprese le competizioni del Grande Slam e gli eventi dell’Atp Tour.
Il mondo del tennis in rivolta per una squalifica ingiusta
La questione Sinner è ancora aperta e ora si attendono ulteriori sviluppi sia a livello legale che sportivo. Sinner ha sempre mantenuto una posizione trasparente, ribadendo più volte la sua innocenza e la sua fiducia nel processo. Il suo futuro è però in bilico e questa è una brutta notizia non soltanto per lui, ma per il mondo dello sport in generale e soprattutto per il nostro paese.
Casi di questo genere in Italia non sono per niente nuovi. E sui social in molti hanno ricordato quello che era successo a Sara Errani solo qualche anno fa. Anche se tanti fanno notare che la tennista bolognese non aveva ricevuto le stesse parole di sostegno dal mondo dello sport.
Il caso Sara Errani
Era il 2017 quando l’Italia era stata sconvolta dallo scandalo doping che aveva visto come protagonista Sara Errani. La tennista era infatti risultata positiva al letrozolo, una sostanza vietata, durante un test antidoping. Errani ha spiegato che la contaminazione era avvenuta accidentalmente in casa, a causa di una medicina usata per il trattamento del cancro al seno che aveva colpito la madre.
Tuttavia, la squalifica era stata inevitabile. E nemmeno corta, dato che la tennista era dovuta stare lontana dai campi di gioco per ben dieci mesi. Uno scandalo che ha pesato in maniera inevitabile sulla sua carriera.