Stipendi in crescita, ma c’è la fregatura: vogliono raddoppiare le bollette | A fine mese ti faranno piangere
Non è tutto oro quel che luccica. La crescita degli stipendi è bilanciata dall’inflazione e dal terribile caro energia.
Da un po’ di tempo nel nostro paese si parla dell’aumento degli stipendi. Il governo di Giorgia Meloni si fa vanto di questo importante traguardo che, in effetti, è vero ed è importante.
Tuttavia, bisogna specifica che non è tutto così semplice, anzi. Ci sono infatti delle questioni che il governo non riesce ancora ad affrontare e che stanno preoccupando parecchio tutti i cittadini italiani e non solo.
Ci stiamo riferendo al caro energia che in Italia rappresenta un’emergenza che non può più essere ignorata. Il costo delle bollette è in continuo aumento da ormai un bel po’ di tempo e non è più così facile averci a che fare. Soprattutto per quelle famiglie già in difficoltà.
L’aumento degli stipendi dunque non sembra essere sufficiente a compensare il caro energia che si è abbattuto sul nostro paese. Ma che cosa ci dicono i dati al momento?
Aumentano gli stipendi ma non è tutto oro quel che luccica
Con l’arrivo dell’autunno ormai giunto in tutta Italia, le bollette del gas hanno subito un nuovo aumento. Sono così aumentate le spese per le famiglie vulnerabili nel servizio di tutela proprio alla vigilia della stagione invernale. L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente ha comunicato che il prezzo del gas ha subito un rialzo del 5,3% rispetto a settembre.
A che cosa è dovuto tale aumento? Tra i fattori troviamo la crescita dei prezzi all’ingrosso del gas ma anche l’incremento dei costi per il trasporto e la gestione dei contatori. Secondo il Codacons, per una famiglia media la spesa complessiva raggiungerà in un anno i 1.284 euro, un aggravio di circa 64 euro rispetto alle tariffe di settembre.
Aumenta il costo dell’energia (ancora una volta)
Il Codacons prevede tra l’altro ulteriori rincari nei prossimi mesi. Gli aumenti saranno causati della pressione sui mercati internazionali dovuta all’aumento della domanda di scorte di gas da parte di vari paesi. Marco Vignola, il vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolinea che le tariffe protette per gli utenti vulnerabili risulteranno ancora più vantaggiose rispetto a quelle del mercato libero.
Anche Assoutenti ha segnalato come gli utenti vulnerabili stiano subendo l’impatto dell’instabilità dei prezzi all’ingrosso. L’aumento sarà del 10% rispetto alle tariffe dello scorso anno, quando il prezzo del gas era fissato a 106,13 centesimi di euro per metro cubo.