Parte il Tour de France, parte la Grande Boucle, l’evento più atteso dell’anno per il ciclismo, nonché terzo appuntamento sportivo più seguito al mondo dopo le Olimpiadi estive, che si svolgeranno quest’anno a Parigi, e i Mondiali di calcio. Questa edizione della corsa avrà il via a Firenze per una Grand Départ tutta italiana e assolutamente da non perdere.
La partenza celebra il Rinascimento fiorentino per una tappa che prenderà il via dallo splendido Piazzale Michelangelo di Firenze attraverso 206 chilometri lungo l’Appennino Tosco-Emiliano, fino a raggiungere Rimini, sulla costa adriatica, lì dove il ciclismo è di casa.
Sarà una tappa piuttosto impegnativa con un totale di sette Gran Premi della Montagna, non eccessivamente impegnativi, ma come se fosse una piccola classica, una sorta di Liegi Bastogne Liegi. Dopo circa 30 chilometri particolarmente pianeggianti, ecco che il gruppo inizierà a salire verso il Valico Tre Faggi di 12,5 chilometri al 5,1% di pendenza media.
Una discesa porterà al Gran Premio della Montagna delle Forche di soli 2,5 chilometri al 6,2% che anticiperà lo sprint intermedio di Santa Sofia e l’altra salita del Carnaio (10,5 km al 4,6%). Qui la prima parte di tappa può considerarsi conclusa, ma il meglio deve ancora venire.
La seconda parte di giornata che porta a Rimini sarà infatti decisiva per le sorti della vittoria di tappa e della prima maglia gialla. Si affronteranno altre salite, tipiche della Gran Fondo Nove Colli, una delle più importanti dell’intero calendario amatoriale. Ecco dunque il Barbotto (5,8 km al 7,6%), San Leo (4,6 km al 7,7%), Montemaggio (4,2 km al 6,6%).
Sconfinamento in territorio sammarinese per il Gran Premio della Montagna che porterà proprio nella piccolissima Repubblica, enclave dell’Italia. Si tratta di un’ascesa di 7,1 km al 4,8% che vedrà il proprio scollinamento a 26,3 chilometri dal traguardo di Rimini. Si prevede un gruppo ridotto in numero che si giocherà la vittoria allo sprint.
È ovvio che su un percorso simile i favoritissimi sono gli specialisti delle classiche. Ecco dunque riproporsi la sfida mancata al Fiandre e alla Roubaix tra Mathieu Van der Poel (Alpecin Deceuninck) e Wout Van Aert (Visma Lease a Bike), tornato di recente dopo il brutto infortunio della Dwars door Vlaandersen.
Ma ci sono anche Mads Pedersen della Lidl Trek e gli uomini di classifica, sappiamo infatti quanto Tadej Pogacar si trovi a suo agio sulle cotes simili a quelle della Liegi Bastogne Liegi. Non dovranno farsi trovare impreparati neppure corridori come Jonas Vingegaard che sicuramente non vorranno perdere secondi importanti in ottica maglia gialla già nella prima tappa.