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Tour de France, si inizia a fare sul serio con la 17ª tappa

Tour de France

Immagini dal gruppo del Tour de France 2024 (foto: A.S.O./Ceusters)

Si inizia veramente a fare sul serio al Tour de France 2024 con la diciassettesima tappa da Saint Paul Trois Chateaux a Superdevoluy, un piccolo antipasto di quanto vedremo nel finale di settimana dove si decideranno i giochi per la maglia gialla, la maglia verde, la maglia a pois e la maglia bianca. In tutto oggi i corridori dovranno percorrere 177,8 chilometri piuttosto impegnativi.

Possiamo dividere la giornata in due. La prima particolarmente pianeggiante e la seconda molto più dura dove si lotterà per il successo di tappa. Si attraverseranno Suze La Rousse, Tulette, Saint Maurice Sur Eygues, Nyons, Aubres, Les Pilles, Shune, Verclause, Rosans, Moydans, L’Epine, Montclus e Serres.

A questo punto la corsa entrerà nel vivo prima con il traguardo volante, chiamato anche sprint intermedio, di Veynes dove i velocisti potranno sfidarsi per i punti della maglia verde della classifica a punti.

Si continua verso La Roche des Arnauds, La Freissinouse e Gap prima di iniziare la scalata al Col Bayard, Gran Premio della Montagna di seconda categoria lungo 6,8 chilometri con pendenza media del 7,3%. Si scente verso Brutinel, La Fare En Champsaur e Poligny, ai piedi del Col du Noyer, prima categoria di 7,5 chilometri all’8,1%.

Nuova discesa a Saint Etienne en Devoluy e ultima salita di terza categoria che porterà al traguardo finale di Superdévoluy. In realtà non è un’ascesa particolarmente dura e gli uomini di classifica potrebbero non avere grandi distacchi tra loro. Pensate che misura “solo” 3,8 chilometri e la pendenza media è del 5,9%.

Tour de France: i favoriti di oggi

Chiaramente in una giornata simile la fuga rischia di essere protagonista, ma attenzione agli uomini di classifica che possono sempre sorprendere e soverchiare le carte. Questo si ha soprattutto quando al via si hanno corridori tipo Tadej Pogacar della UAE Team Emirates, che può fare affidamento su corridori come Juan Ayuso, Joao Almeida e Adam Yates.

Ma attenzione perché Jonas Vingegaard della Visma Lease a Bike non vuole certo lasciare libero il rivale sloveno e Wout Van Aert e Matteo Jorgenson saranno lì per aiutarlo nell’impresa. Infine le due mine vaganti: Remco Evenepoel della Soudal Quick Step che con Mikel Landa spera di ribaltare il Tour, ma anche Primoz Roglic della Bora hansgrohe che però non può più fare affidamento sul russo Aleksandr Vlasov.

Si prospetta una tappa interessante e chissà che anche il nostro Giulio Ciccone della Lidl Trek non possa andare in fuga per provare a cercare un successo di tappa.