Ultima tappa di montagna del Tour de France 2024 che potrebbe risultare decisiva per le sorti della classifica generale. È vero, domani ci sarà la cronometro che concluderà la corsa, ma molto verrà delineato oggi visto che il percorso è davvero duro e le montagne inserite nel tracciato possono fare realmente la differenza.
Ma andiamo nel dettaglio del percorso. Partenza a Nizza e arrivo sul Col de la Couillole dopo 132,8 chilometri di corsa. Dopo il via si attraversano gli abitati di La Trinité e l’Escarene, dove si inizierà a salire verso il primo Gran Premio della Montagna di giornata, il Col de Braus, un seconda categoria lungo 10 chilometri al 6,6% con scollinamento a 1.002 metri sul livello del mare.
Una lunga discesa porterà il gruppo maglia gialla a Sospel, dove si riprenderà a salire. Siamo sul Col de Turini, prima categoria di 20,7 chilometri al 5,7%. La prima parte è piuttosto semplice, ma dopo il paese di Moulinet le pendenze inizieranno a fare sul serio. Scollinamento a 1.607 metri. Seguirà una nuova discesa a La Bollene Vesubie e Rouquebilliere.
Proprio in quest’ultimo abitato, i corridori prenderanno una svolta a destra per iniziare a salire nuovamente. In realtà però il Col de la Colmiane inizierà veramente a Saint Martin Vesubie, dove è anche posto il traguardo volante, ottimo per assegnare i punti della maglia verde. La Colmiane risulta quindi lunga 7,5 chilometri con una pendenza media del 7,1%.
Ancora un’altra discesa fino a Saint Sauveur Sur Tinèe, dove si comincerà a scalare il Col de la Couillole, un prima categoria che vedrà il traguardo finale a ben 1.678 metri sul livello del mare. La salita misura 15,7 chilometri e la pendenza media è del 7,1%. Qui forse capiremo chi vincerà la classifica generale del Tour de France.
Chiaramente guardando il percorso non possiamo che pensare agli uomini di classifica con due nomi su tutti a farla da padrona. Parliamo di Tadej Pogacar della UAE Team Emirates e Jonas Vingegaard della Visma Lease a Bike. Il primo può contare su una squadra fortissima fatta di corridori come Juan Ayuso, Joao Almeida e Adam Yates, il secondo invece dovrà vedersela più da solo, avendo accanto il solo Matteo Jorgenson.
Attenzione poi agli altri due, ovvero Primoz Roglic della Bora hansgrohe e Remco Evenepoel della Soudal Quick Step che lottano per il podio e il quarto posto finale. Dei nostri, invece, c’è lo scalatore abruzzese Giulio Ciccone della Lidl Trek.