Ciclismo

Tour du Rwanda, il percorso e i favoriti: ecco cosa c’è da sapere

Domani andrà in scena il Tour du Rwanda, gara di otto tappe che si svolgeranno nel paese dal 18 al 25 febbraio. La corsa, che lo scorso anno è stata conquistata dall’eritreo Henok Mulubrhan, sarà molto utile per conoscere le strade che nel 2025 vedranno un’edizione storica dei campionati del mondo.

Tanto per fare un esempio, la cronometro a squadre che si svolgerà domani a Kigali e aprirà la corsa si percorrerà sul tracciato della cronostaffetta mista dei Mondiali. Ma perché sarà un’edizione storica del titolo iridato? Per la prima volta l’Uci ha nominato un paese africano per ospitare i campionati del mondo.

Tour du Rwanda: il percorso

Dopo la cronometro a squadre di 18 chilometri che assegnerà la prima maglia di leader, la corsa si sposterà a Muhanga per una tappa di 130 chilometri con tre Gran Premi della Montagna prima del traguardo di Kibeho. Segue la Huye-Rusizi di 141 chilometri con ben sette salite da affrontare: qui la classifica potrà ricevere grandi scossoni, visti gli oltre 3.000 metri di dislivello.

Molto interessante anche la Karongi-Rubavu, molto corta con soli 92 chilometri, ma ricca di salite. Cinque Gran Premi della Montagna da affrontare che vedranno protagonisti i big della generale. La quinta tappa vedrà la seconda cronometro, una prova in salita di 13 chilometri da Musanze a Kinigi.

Il giorno successivo si arriverà al Mont Kigali dopo 93 chilometri, un arrivo in salita su un’ascesa che verrà proposta anche ai Mondiali 2025. Settima giornata da RukomoKayonza con i velocisti che si prenderanno la scena.

E infine l’ottava e ultima frazione, la Kigali-Kigali di 90 chilometri, comprendente prima un anello di 28 chilometri con il Mont Kigali, poi quattro giri di un circuito ricco di saliscendi di 15,4 chilometri.

I favoriti

Veniamo ora ai protagonisti di questa edizione del Tour du Rwanda, la sedicesima della storia e probabilmente mai così importante come quest’anno. Favorito numero uno per la vittoria finale della corsa è il belga William Junior Lecerf, assoluto talento in forze alla Soudal Quick Step.

Attenzione anche al francese Pierre Latour, leader della TotalEnergies e allo sloveno Gal Glivar della UAE Team Emirates, che sogna di ripercorrere le orme del connazionale Tadej Pogacar, vincitore di due Tour de France.

Molto interessante il ritorno alle corse di Chris Froome, cinque volte maglia gialla alla Grande Boucle, e attualmente in forze alla Israel Premier Tech. Il britannico, nato in Kenya, guiderà una formazione ricca di corridori interessanti.

E gli italiani? Presenti in Ruanda anche Alessandro Romele e Simone Zanini dell’Astana Qazaqstan, ma anche Andrea Garosio della Polti Kometa.

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Emanuele Peri