Tour de France in Italia cosa significa? Significa promozione del territorio, curiosità per i non appassionati di ciclismo che si avvicinano al mondo delle due ruote, ma anche sviluppo della mobilità sostenibile, uno degli obiettivi delle amministrazioni comunali di tutto il Paese. A Firenze ha preso il via la Grande Boucle e gli itinerari cicloturistici hanno un’occasione unica per ricevere tanti appassionati.
La collaborazione tra Toscana e Francia è sempre più forte, tanto che l’offerta cicloturistica dei due territori è stata al centro della conferenza stampa di Palazzo Strozzi Sacrati alla presenza tra gli altri del presidente Giani e dell’ambasciatore in Italia Martin Briens. “La partenza del tour vuole essere un segno di consolidamento di naturale amicizia che lega non solo l’Italia e la Francia ma ancor più la Toscana e la Francia – ha affermato il presidente Giani – nello spirito e nell’attuazione del Trattato di fine 2021 firmato tra il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente francese Macron. Per la Toscana le regioni francesi non sono ‘cugine’, ma ‘sorelle’”.
Parole riprese anche dall’ambasciatore francese in Italia Martin Briens. “La Toscana e la Francia hanno legami molto stretti e grazie al tour de France più di un miliardo di telespettatori potranno ammirare la bellezza dei paesaggi italiani e francesi durante questa edizione, che renderà onore a coloro che hanno segnato la storia del Giro d’Italia, come Gino Bartali, il ‘Giusto’ tra le nazioni, Fausto Coppi, il Campione, e Marco Pantani, il Pirata. Questi giorni solo l’occasione per valorizzare la nostra vasta offerta cicloturistrica della Francia che vuole presentarsi attiva e green con percorsi in bicicletta e tante idee sulle tracce del Tour de France”.
Ma soprattutto quali sono gli obiettivi? Lo spiega Sandrine Buffenoir, nuova Direttrice di Atout France Italia, l’agenzia di promozione turistica francese. “Entro il 2030 la Francia punta a diventare la prima destinazione delle vacanze in bicicletta in Europa, più di Germania e Paesi Bassi, con ben 19 mila chilometri di piste ciclabili, che già oggi accolgono ciclisti da tutto il mondo con oltre 9 milioni di vacanzieri, attirando il 20% dei turisti stranieri“.
Alla Francia si unisce la Toscana, come ribadisce l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras, che si è soffermato su alcuni dati. “La Toscana sta investendo molto in questi anni, cercando di costruire un’offerta che accompagna il paesaggio e la passione per il ciclismo tipica dei toscani, uscendo dalla fase amatoriale e trovando le condizioni per diventare prodotto turistico. L’Atlante del bike della Toscana ha censito oltre 16mila chilometri di itinerari tra strade segnalate, strade bianche, ciclovie, ciclopiste, a cui si affianca tutta l’offerta integrata degli alloggi, del bike friendly, degli operatori che possono offrire qualcosa”.