Ciclismo

Troppi incidenti: dall’UCI arriva lo stop alle radioline e nuove misure di sicurezza

Un mese dopo che l’Union Cycliste Internationale (UCI) ha annunciato nuove misure per promuovere la sicurezza nelle gare su strada, alcune di queste iniziative sono già state testate con successo durante le prime due settimane del Tour de France 2024. I test continueranno in altri eventi del UCI WorldTour e del UCI Women’s WorldTour.

I test vengono implementati sulla base delle raccomandazioni fatte da SafeR, la struttura dedicata alla sicurezza che include rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti nel ciclismo su strada. SafeR analizzerà i risultati, permettendo loro di fare raccomandazioni informate per la sicurezza di tutti i presenti alle gare professionistiche su strada. Queste potrebbero portare a cambiamenti nel quadro normativo, raccomandazioni agli stakeholder e iniziative di sensibilizzazione.

Tra le iniziative testate al Tour de France 2024 c’era la modifica della cosiddetta regola dei tre chilometri (o zona sprint), permettendo di estendere la distanza considerata da tre a un massimo di cinque chilometri su richiesta degli stakeholder prima dell’inizio dell’evento. Per ricordare, questa regola si riferisce alla distanza prima della linea di arrivo di una tappa su strada (esclusi gli arrivi in salita) in cui, in caso di incidente debitamente registrato (ad esempio una caduta, un problema meccanico o una foratura), il corridore coinvolto viene accreditato con il tempo del corridore o dei corridori con cui si trovava al momento dell’incidente. Estendere la zona in cui si applica la regola, quando necessario, riduce la pressione sui corridori durante la fase della corsa che precede la volata finale.

Un elemento chiave negli sforzi di SafeR per migliorare la sicurezza nelle gare è il Database degli Incidenti di Gara UCI, istituito in collaborazione con l’Università di Gand, Belgio, nel 2021. Per aumentare l’efficacia di questo strumento, SafeR sta incrementando gli investimenti in risorse per mantenere il database, che è composto da inserimenti automatici e manuali che possono includere filmati utili da video di spettatori e altri clip che appaiono sui social media.

Le analisi finora mostrano che circa il 49% degli incidenti si verificano negli ultimi 40 km di una gara, coinvolgono in media due o tre corridori e si verificano frequentemente appena prima di punti di interesse come salite, settori di pavé e sprint, oltre che su strade scivolose, vicino a infrastrutture stradali o durante le discese.

Altre misure annunciate il mese scorso saranno testate in eventi futuri del Calendario Internazionale UCI su Strada, inclusa una restrizione sull’uso degli auricolari in tre tappe del Giro di Polonia (12-18 agosto) e alla Vuelta a Burgos (5-9 agosto).

Nel frattempo, come annunciato in precedenza, a seguito di un’ampia consultazione nel 2023 all’interno di SafeR, il sistema dei “cartellini gialli” entrerà in fase di prova dal 1° agosto fino al 31 dicembre 2024. Per il periodo di prova di cinque mesi, i cartellini gialli rappresenteranno una sanzione elencata nel comunicato di gara, ma non esisteranno fisicamente e non comporteranno restrizioni in termini di partecipazione agli eventi successivi.

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Emanuele Peri