Van der Poel pensa al ritiro dal ciclocross: “Stufo di farmi ricoprire di birra ad ogni gara”
Mathieu Van der Poel potrebbe lasciare il ciclocross e tra i motivi non c’è solamente la voglia di concentrarsi solo sulla strada. Il rapporto con il pubblico, infatti, è stato spesso conflittuale
Il rapporto di Mathieu Van der Poel con il pubblico non è mai stato idilliaco. Ricordiamo, per esempio, la famosa lite con dei ragazzi di quattordici anni australiani la notte prima dei Mondiali di Wollongong che gli costarono anche un processo civile.
Più recentemente, invece, quando durante una gara di ciclocross ha sputato verso il pubblico che lo insultava e gli lanciava oggetti e birra. Il corridore olandese è famoso per le sue reazioni molto forti e anche per questo motivo sta pensando di lasciare il ciclocross, la disciplina che domenica gli ha regalato il sesto titolo iridato tra i professionisti.
Van der Poel più volte ha spiegato che questi atteggiamenti dei tifosi rovinano la bellissima atmosfera nei circuiti. Se a questo uniamo anche la voglia del corridore della Alpecin Deceuninck di concentrarsi esclusivamente sulla strada, ecco che la decisione di lasciare la specialità del fango si fa sempre più concreta.
Van der Poel: “Stufo di questo mondo”
“Io amo il ciclocross – ha detto Van der Poel a L’Equipe – Quello che non mi piace è ciò che lo circonda. Il pubblico molesto, le energie spese per stare dietro a certi eventi. Mi chiedo se vale realmente la pena essere ricoperto di birra ad ogni gara a cui prendo parte. Mi stanca e non mi piace“.
Chiaramente la decisione non verrà presa dal solo Van der Poel, che dovrà scegliere insieme ad altre persone, come il suo staff, la squadra, gli sponsor e il suo produttore di biciclette Canyon, che ormai da molti anni lo accompagna tra il ciclocross, la strada, il gravel e la Mountain bike.
Il record di De Vlaeminck
Se c’è ancora una minima speranza di vedere ancora Mathieu Van der Poel ad una gara di ciclocross in futuro, lo dobbiamo a Eric De Vlaeminck e al suo record. La leggenda belga, infatti, vanta il record di sette vittorie iridate contro le sei dell’olandese.
“Quella è l’unica motivazione che mi spinge ad andare avanti in questo momento – ha spiegato il fuoriclasse della multidisciplina – Come ho detto spesso, oltre ai Mondiali, c’è poco che mi interessa nel ciclocross. De Vlaeminck ha fatto il record nel 1973 e ancora ne stiamo parlando: superarlo mi motiva perché sarebbe motivo di orgoglio per me“.
Impossibile per lui correre solo i Mondiali, ma è chiaro che se continuerà a gareggiare nel fango, il suo calendario sarà estremamente limitato, anche più di quello visto quest’anno. Nella testa di Van der Poel c’è solo la strada, dove sogna di vincere ancora le grandi Classiche Monumento, tappe al Tour de France e soprattutto le Olimpiadi di Parigi.