Andrea Vendrame è stato il grande protagonista della tappa di ieri con una fuga di altri tempi che gli ha permesso di conquistare la sua seconda vittoria al Giro d’Italia dopo quella del 2021 a Bagno di Romagna. Sulle strade di casa, il corridore della Decathlon Ag2r La Mondiale è riuscito a fare la differenza, staccando i rivali nella discesa bagnata e arrivando tutto solo al traguardo di Sappada, dopo aver superato anche la salita di Cima Sappada.
Andrea Vendrame ha parlato con i giornalisti di SpazioCiclismo dopo la gara. “L’emozione è tanta. Sono vicino a casa quindi le strade le conosco e questa tappa me l’ero segnata fin da inizio Giro. Abbiamo giocato al meglio le nostre carte, la cosa importante era essere presenti nella fuga di giornata e dall’ammiraglia mi hanno gestito benissimo. Poi, essendo io un po’ folle, ho attaccato in discesa e ho guadagnato quei pochi secondi che pian pianino sono diventati un minuto. Io ho sempre proseguito con un ritmo molto regolare per riuscire a portare a casa questa vittoria”.
E ancora. “La vittoria mi mancava da parecchi anni ed era abbastanza frustrante ottenere tutti questi piazzamenti. Ora che ci siamo sbloccati speriamo che continui così. Era una fuga ben composta da diversi nomi importanti. In salita ho visto Alaphilippe che attaccava mentre io preferivo gestirmi e salire il più regolare possibile per poi fare uno sprint al Gpm in modo da rientrare. Poi sapevo che in discesa me la cavo abbastanza bene. A circa 30 km dall’arrivo è arrivato un bel nubifragio in discesa quindi ho preferito prenderla davanti e attaccare per vedere se riuscivo a fare la differenza. Sapevo le difficoltà di alcuni corridori e abbiamo giocato in modo offensivo”.
Vendrame ha capito che ce l’avrebbe fatta. “Fino agli ultimi 500 metri non ero sicuro, anche se dall’ammiraglia mi davano conferma di avere un minuto di vantaggio. Il mio vecchio allenatore quando ero giovanissimo mi ha sempre detto che sei sicuro solo quando passi la linea. Ora siamo diventati grandi, siamo qui al Giro, è bello scherzare ma fino a quando non si passa la linea non si sa mai”.
Giornata tranquilla ma con un grande rischio per Geraint Thomas, finito a terra per una distrazione. “Ho fatto un errore veramente stupido, mi stavo guardando dietro le spalle, davanti si sono mossi un pochi e abbiamo incrociato le ruote e sono caduto. Ma fortunatamente ho preso subito la bici di riserva e ho seguito l’ammiraglia Bora per riuscire a tornare in gruppo“.