Vingegaard, continuano i dubbi: Tour a rischio
Come sta Jonas Vingegaard? E’ la domanda che tutti gli appassionati di ciclismo si stanno facendo in questi giorni. Il danese della Visma Lease a Bike è tornato in sella alla sua Cervélo per alcune uscite in bicicletta “leggere” che lo aiuteranno a riprendere il ritmo in vista degli allenamenti più duri. L’obiettivo dichiarato è quello di essere al via del Tour de France, ma la terribile caduta al Giro dei Paesi Baschi necessita del tempo per recuperare.
Le condizioni sono ancora molto dubbie e le tempistiche molto lunghe. “È chiaro che ci troviamo di fronte a due scenari – spiega il team manager Richard Plugge a Relevo – Uno in cui Jonas va al Tour e uno in cui non ci va. Tutto dipende dal suo recupero. Alla fine, non possiamo andare al Tour per difendere il titolo se Jonas non è al 100%. È una cosa che non faremo”.
Molto incerta anche la presenza di Wout Van Aert, fermato invece da un incidente alla Dwars door Vlaanderen. Il piano B a quel punto sarebbe Sepp Kuss, uomo di riferimento per la classifica generale, che ha vinto già la Vuelta di Spagna lo scorso anno. Ricordiamo che Van Aert, comunque, ha come obiettivo le Olimpiadi di Parigi e bisognerà capire la compatibilità tra gli appuntamenti.
“Wout ha il vantaggio di essere un po’ più avanti nel recupero, quindi fisicamente pensiamo che possa esserci, ma ancora una volta dobbiamo aspettare. Non ci siamo ancora seduti con lui per parlare della sua tabella di marcia dopo l’incidente. Dobbiamo vedere se si vede al Tour de France o meno, e analizzare tutti i possibili scenari per decidere”.
Le condizioni di Vingegaard
Dodici giorni in ospedale a seguito della caduta con un referto medico impressionante: frattura della clavicola, diverse costole rotte, un polmone collassato e una contusione allo stesso polmone. Finalmente Vingegaard è tornato a pedalare ma le condizioni sono molto dubbie in vista del Tour de France.
“La prima preoccupazione che ho avuto e che abbiamo avuto come team è stata quella di valutare se Jonas potesse essere di nuovo una persona nel pieno delle sue capacità – spiega ancora il direttore sportivo Richard Plugge – Sembra duro, ma è così. Dopo una caduta come quella che ha subito, dobbiamo essere cauti e procedere giorno per giorno con il suo recupero. In questo momento è appena tornato sulla bicicletta. Dobbiamo aspettare qualche giorno per vedere a che punto è fisicamente”.