Ciclismo

Vingegaard: “Non mi accontento del secondo posto”

Se pensiamo a dove si trovava Jonas Vingegaard due mesi fa, non possiamo che rimanere senza parole. Era caduto al Giro dei Paesi Baschi e aveva riportato delle fratture terribili che lo hanno costretto a stare sul letto d’ospedale per un paio di settimane. Poi, il ritorno a casa in Danimarca e un lento recupero per cercare di arrivare nelle migliori condizioni al Tour de France.

Ha iniziato la Grande Boucle in sordina, rispondendo a Tadej Pogacar sul San Luca e sul Galibier, vincendo anche una bellissima tappa in rimonta sulla maglia gialla. Le ultime due salite però hanno mostrato la differenza, attualmente lo sloveno è più forte. I giochi, comunque, sono tutt’altro che finiti e questo Vingegaard lo sa benissimo.

Penso che la vittoria sia ancora possibile – le parole di Vingegaard, riportate da SpazioCiclismo e rilasciate a Le Figaro nel corso della conferenza stampa del secondo giorno di riposo – Non mi arrenderò senza combattere, ho vinto il Tour de France due volte e non mi accontenterò del secondo posto. Darò il massimo”.

Vingegaard è un vero lottatore e la sua forza è quella di crederci sempre e non abbattersi mai. “Non ho perso la fiducia, assolutamente. Non crollo mai mentalmente – ha aggiunto il danese – Pogacar sembra molto forte, ma negli ultimi due anni abbiamo visto che può anche avere una giornata storta. Può succedere di nuovo nella terza settimana. Non è molto superiore a me. Se riesco a migliorare un po’, saremo alla pari“.

Il colpo più duro è arrivato sul Plateau de Beille dove, dopo aver messo a tirare la propria squadra tutto il giorno, ha cercato di sfiancare l’avversario. Al traguardo però è stato lo stesso Vingegaard a perdere più di un minuto dallo sloveno. “Eppure ho avuto la migliore prestazione della mia vita, quindi non posso essere deluso. Al contrario, sono davvero orgoglioso di quello che sto facendo in questo Tour, soprattutto dopo i tre mesi che ho avuto, con infortuni molto gravi e dodici giorni di ospedale”.

Vingegaard vuole chiudere la conferenza stampa con ottimismo. Non penserà solo a provare a difendere il piazzamento, bensì anche a passare all’attacco perché fino a Nizza i giochi non possono dirsi chiusi.

Tadej è solo più forte, per ora. Anche Evenepoel è molto forte, ma preferisco attaccare Pogacar piuttosto che guardarmi indietro. La mia mentalità è più quella di attaccare la Maglia Gialla che di guardare nello specchietto retrovisore”.

Published by
Emanuele Peri