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Wiggins in bancarotta e senza casa: dorme a casa di amici

Wiggins

Bradley Wiggins in una foto sul suo profilo Instagram (foto: Instagram/SirWiggo)

Brutte, anzi bruttissime notizie per Bradley Wiggins, grande campione britannico capace di vincere il Tour de France nel 2012, il primo del famigerato Team Sky, ma anche il primo di un ciclista inglese. “Sir” Wiggins, però, sta passando in queste settimane diversi guai. Qualche giorno fa, infatti, la Corte Distrettuale del Lancaster, come riportato dall’autorevole giornale “Times”, ha emesso una sentenza che ha dichiarato l’atleta in bancarotta, mettendo fine ad una serie di controversie giudiziarie. Già alla fine dello scorso anno, in realtà, erano uscite simili indiscrezioni, ora però l’ex campione olimpico è davvero nei guai per aver dichiarato fallite le sue aziende Wiggins Rights Limited e New Team Cycling Limited.

Wiggins pare si fosse accordato per ripagare i suoi creditori in maniera dilazionata, ma senza mai però rispettare questo accordo, neppure in minima parte. La cifra ammonterebbe a 1,1 milioni di euro. Verranno così confiscati i suoi beni, tra cui trofei, medaglie olimpiche e anche i diritti sul suo nome. Pare che al momento si trovi anche senza casa, dormendo sui divani di amici e familiari, come riportato dall’avvocato Alan Sellers in una intervista al Daily Mail.

“Brad passa da un divano all’altro, sta a casa di amici o da familiari. Non so dove è stato la scorsa notte e non so dove starà stanotte o domani notte. Non ha un indirizzo fisso… è un casino totale. Ha perso davvero tutto, la sua casa familiare, la sua casa a Maiorca, tutti i risparmi e gli investimenti. Non ha più un penny, una situazione economica davvero molto triste”.

Solo qualche giorno fa Wiggins è tornato a parlare in pubblico in occasione del British National Cycling Show di Birmingham, dove il campione britannico ha parlato con l’amico e commentato Matt Stephens, rilasciando poi anche diverse interviste. Non ha voluto parlare della sua condizione finanziaria, concentrandosi maggiormente sul suo rapporto di amore e di odio con il ciclismo.

Sono sempre stato nel ciclismo, e ogni volta che in passato ho provato a spingerlo via, ho realizzato che sarà sempre qui. Ti innamori e disinnamori delle cose. O ne non ne vuoi più sapere, oppure a volte diventa un’ossessione come lo è stato per me, ma ora sono riuscito a trovare un equilibrio. In sella avevo questa confidenza estrema, ma una volta sceso dalla bici spesso ero abbastanza controverso. Ero volgare e certi giorni ero molto altalenante. In particolare nel 2012 avevo un’apparenza da rockstar, bevevo e altro, ma era un modo per nascondermi in pubblico e per mascherare ciò che ero veramente. Non sono mai stato a mio agio nel sedermi e avere una normale conversazione con qualcuno. Dovevo sempre recitare un ruolo perché non sapevo veramente chi fossi”. Ha detto nelle parole riportate da SpazioCiclismo.