Le auto elettriche cinesi stanno conquistando il mercato. Merito della grande dotazione tecnologica unita alla propulsione elettrica e a prezzi più bassi rispetto alle vetture a zero emissioni del Vecchio Continente. Adesso, però, anche i veicoli che provengono dal gigante asiatico iniziano a battere nuove strade.
Tra le vetture che escono fuori dal coro c’è senza dubbio Yangwang U9, prima supercar elettrica del nuovo brand di lusso della BYD, per ora destinata al solo mercato cinese dove arriverà in estate con un prezzo di vendita di 1,68 milioni di yuan, pari a circa 215.000 euro, che promette di sfidare le grandi hypercar mondiali.
E le caratteristiche per sfidare sul loro terreno i grandi marchi che producono supercar, come Ferrari e Lamborghini tanto per citarne solo due, le avrebbe tutte. Yangwang U9 è costruita sull’architettura e4 Platform, dotata di quattro motori indipendenti, uno per ruota, con un sistema di torque vectoring. Questa tecnologia può far l’auto di ruotare su sé stessa, ma serve soprattutto per gestire al meglio l’immensa potenza disponibile.
Nel caso di Yangwang U9, infatti, la potenza disponibile è di 1.300 CV, mentre la coppia è di 1.680 Nm. La seconda tecnologia proprietaria della Yangwang montata su questa supercar elettrica è il sistema di controllo del telaio DiSus-X Intelligent Body Control System, che promette grande reattività nella variazione d’assetto a tutto vantaggio delle prestazioni in curva permettendo all’auto di rimanere incollata a terra.
Numeri e tecnologia straordinari quelli del modello cinese che fornisce prestazioni da sportiva di altissima gamma arrivando a una velocità massima di 309.19 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in appena 2,36 secondi e la distanza dei 400 metri coperta in 9,78 secondi. Il tutto grazie alla propulsione elettrica che sfrutta la Blade Battery, di cui non è stata comunicata la capacità, può essere ricaricata simultaneamente da due colonnine in corrente continua per una potenza massima di 500 kW.
Una vettura simile non poteva certo sfigurare in quanto a materiali utilizzati e tecnologia. E così ecco che, dentro l’abitacolo, fanno bella mostra di sé gli interni di pelle e hi-fi premium. Oltre a un sistema di telemetria DiLink150 con chip 5G da 4nm creato in maniera specifica per essere utilizzato in pista e offrire ogni informazione utile al pilota su tempi, ricarica e mappe dettagliate di una trentina di circuiti cinesi.
Un abitacolo all’insegna del lusso dove spiccano lo schermo verticale al centro della plancia, sedili a regolazioni elettriche a 14 vie, impianto stereo Dynaudio Evidence, rivestimenti e pellami che si alternano a dettagli di fibra di carbonio e anche la piastra di ricarica per lo smartphone nel tunnel centrale, oltre a una telecamera sul padiglione per tutti gli amanti dei social network.